Che poi l’adolescente che è in noi non dovrebbe mai morire e anzi, si spera sempre che si resti eternamente bambini. Ed è questa la chiave di lettura in cui la maturità e la sensibilità di donna incontrano quel gusto pop di melodie efficaci. Evanicole sforna “Almeno come”, primo brano con cui fa un deciso passo pubblico verso la sua necessità di scrivere e di dare forma e sostanza alla sua creatività. E lo fa scegliendo una forma classica di musica leggera coniugata all’elettronica quotidiana, al pop della nuova scena indie… e lo fa anche con i colori accesi di un video di stile anni ’80 se non fosse per l’inevitabile qualità delle immagini. Bella prima mossa per Evanicole… che ora è pronta all’emancipazione che spero porterà solo e soltanto libertà infantile.
“È così bello che tu sappia almeno come raccontarti”. A volte idealizziamo chi abbiamo davanti, creandoci aspettative che, inevitabilmente, vengono deluse. Ma una volta caduti nella trappola è difficile uscirne, quindi ci accontentiamo della finzione che ci viene propinata piuttosto che compiere lo sforzo di girare I tacchi ed andar via.
Esattamente. Succede spesso di aver bisogno di staccare I piedi da terra ed a volte lo si fa attraverso le passioni; ma le passioni più viscerali risiedono nella maschera e non nella personalità dell'individuo con cui ci relazioniamo. Quindi, come si suol dire, decade il personaggio. E ci si accontenta.
Grazie! Il regista, Manuel Guaglianone, ha pensato a tutto. Ha colto l'essenza del brano e lo ha trasformato in un lavoro colmo di simboli e significato.