Intervista al cantautore Guasto


In occasione dell'uscita di  “Funkyland” prodotto da Antonio De Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe e Socio M., abbiamo intervistato Gianmarco Finizio, in arte Guasto.

Guasto, benvenuto. Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? 
Ciao a tutti, un saluto agli amici di Revista Web! 
Tra le esperienze e tappe più importanti e significative del mio percorso artistico metterei cronologicamente, quella di The Voice in cui arrivai alle Blind Audition. Fu una bellissima esperienza, e anche la mia prima volta negli studi RAI a Milano, la ricordo con tenerezza. Successivamente ho lavorato come cantante nei villaggi turistici per 3 anni in giro per il mondo, e credo sia stata l'esperienza più formativa di tutte. Mi ha insegnato a migliorare il mio rapporto con il pubblico. Stare su un palco è vita, e fare pratica tutti i giorni mi ha lasciato tantissimo. A capire il pubblico che hai davanti, quando cantare una canzone piuttosto che un'altra, quando è il caso di dire qualcosa di serio o fare una battuta. Poi c'è stata la vittoria di Area Sanremo nel 2020 con il mio primo singolo, prodotto insieme ad Antonio De Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe&SocioM. Ed è stato bellissimo respirare quell'aria, quell'atmosfera magica che solo lì si respira. Un'esperienza indimenticabile... Stare in albergo con gli altri artisti, giovani e big, esibirsi al Casinò di Sanremo davanti ad Amadeus e la giuria, dove si tenevano i primi Festival e dove Modugno ha cantato "Nel blu dipinto di blu", fare un'intervista dal palco dell'Ariston... Purtoppo per un pelo non sono riuscito a salirci nella categoria giovani, spero di salirci come big tra qualche anno. Anche la finale del 1MNEXT per il concerto del Primo Maggio credo sia stata formativa in termini di consapevolezza. In un periodo difficile come quello della pandemia, poter uscire di casa per andare a far sentire la mia musica a Roma, così come a Sanremo, è stato molto emoziona e bello.

Quale messaggio vuoi comunicare con “Funkyland”?
Funkyland è un omaggio alla terra del funky, un racconto che cita brani famosi portati al successo da nomi come: Geroge Benson, Bee Gees, Diana Ross, E.W.F., Kool and the gang, passando per Jovanotti. Per me un luogo ideale dove potersi rifugiarsi, chiudere gli occhi e danzare, tra luci e colori. È un viaggio che parte dalla mia città, Napoli, verso un pianeta fatto di musica e diversità, libero da qualsiasi pregiudizio e da qualsiasi clichè. Nel videoclip, girato da Alessandro Freschi (Frè) tra i quartieri spagnoli, via Toledo, Piazza del Plebiscito e Mergellina, cerco di mostrare (a chi ancora non lo sapesse) quanto è bella la mia città, con i suoi pro e i suoi contro, come succede in qualsiasi altra città del mondo. E non si può sporcare un posto così bello per certa gente nata qui, a Napoli, ma non per questo degni di essere chiamati napoletani.

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Divertente e spensierato. Ma anche riflessivo in alcuni punti, ascoltando attentamente le parole del testo. Ho sempre amato la contrapposizione tra due stati d'animo completamente opposti come felicità e tormento. ATTENZIONE, unica controindicazione : Potrebbe creare dipendenza.

Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
Mi piacciono molto alcuni artisti della scena "indie", giusto per intenderci, anche se non amo classificare la musica in scomparti come al supermercato. Amo Brunori Sas, Franco 126, Frah Quintale, Calcutta, Ditonellapiaga e molti altri. Credo che alcuni di loro siano l'evoluzione del cantautorato. La musica cambia, così come il modo di scrivere. Magari più underground e più vicino ad un linguaggio quotidiano, tutto quì. Mi piacciono gli artisti e le persone che hanno dei concetti da esprimere, messaggi da mandare alla gente, e lo fanno attraverso la musica, magari quella vera, quella suonata con strumenti veri e musicisti straordinari.

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Penso sia assolutamente un bene in termini di velocità ed immediatezza di propagazione in larga scala, ma credo sia un male per quanto riguarda l'aspetto artistico. La gente è bombardata da nuove uscite continue ed artisti che nascono e muoiono altrettanto rapidamente. C'è tanta, troppa, quantità e meno qualità. Scarsa attenzione e dedizione nel far crescere artisti che valgono davvere. Viviamo nella musica usa e getta. Se oggi vendi, è ok, mi servi. Domani non fai più numeri? Pacca sulla spalla e avanti il prossimo. Spero cambi il prima possibile questo modo di ragionare, per il bene della musica e di tutti quelli che ne usufruiscono.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Sto lavorando insieme ai miei produttori e compagni di viaggio : Antonio de Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe&SocioM, e alla mia etichetta discografica Nynacity91, al mio primo disco di inediti, che uscirà prima della fine dell'anno. Spero di portare presto la mia musica, la mia energia e la mia passione, in giro per l'Italia, accompagnato sul palco da super musicisti per fare tantissimi live. Non vediamo l'ora di divertirci ed emozionarci tutti insieme. Per tutto il resto, c'è il fato. Mastercard, non pervenuto

Tags

buttons=(Accetta !) days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Ulteriori informazioni
Accept !