Anyma si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Casa”


ANYMA, classe 2002, si avvicina al mondo della musica fin dall’infanzia con lo studio della chitarra, imparando a suonarla già dagli 8 anni per poi iniziare a scrivere i suoi primi testi poco dopo. Profondamente influenzata nella sua crescita artistica dall’R&B, ha avuto come punto di riferimento principale Beyoncé, seguita da altre grandi voci femminili del genere del calibro di Amy Winehouse, Lauryn Hill ed Alicia Keys.
Crescendo, ed approcciandosi senza preconcetti ad altri generi, col tempo si è avvicinata sempre più al panorama musicale urban, così facendo ha seguito l'evoluzione nel genere in Italia e all'estero negli ultimi anni apprezzandone le contaminazioni pop ed aprendosi ad un pubblico più vasto.
 
Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? 
La prima direi che è quando ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni a 12 anni, per me la musica era una vera e propria casa: mi ricordo che molti miei coetanei non avevano ambizioni mentre io sognavo già di arrivare dritta al cuore con la mia musica.
Poi nel 2022 è uscito il mio primo singolo, e da quel momento sto cercando di migliorare le uscite sempre di più.
 
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Voglio invitare chiunque lo ascolterà a guardarsi dentro e chiedersi se quella spasmodica ricerca di adeguatezza agli standard della società sia così importante da dimenticarci i sentimenti.
“Anche su una Royce che sfreccia in strada, non mi sento okay, tu sei casa”.
 
Due aggettivi per descrivere il singolo.
Semplice e vero.
 
Cosa ne pensi della scena musicale attuale?
Penso di essere molto affascinata dalle sonorità pop/trap: amo avere in cuffia artisti come Doja Cat, Kehlani, Ariana Grande e The Weeknd! Se devo nominare qualche artista giovane in Italia che adoro direi Tha Supreme, Lazza e Rose Villain
 
Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
Darei più credito a tutti gli artisti, anche piccoli, che ci mettono l’anima mentre eliminerei tutta quella musica di plastica che va di moda per un mese e poi viene dimenticata
 
Come vivi il rapporto con i Social Network? Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Penso siano molto utili per farsi conoscere ma che allo stesso tempo siano un’arma a doppio taglio perché viene dato credito a gente che lo fa solo per moda.
 
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Sicuramente quest’estate farò dei live e farò uscire altri brani quindi stay tuned :)
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