Emancipo presenta il brano “Amsterdam”. Intervista


Emanuele Cipolletti, in arte Emancipo, è un cantautore di Rocca di Papa (RM) che suona nella “scena romana” già da molti anni. Nasce il 6 aprile 1995 e sin da piccolo dimostra un’attitudine musicale che con gli anni perfeziona, pur non avendo una formazione tecnica professionale; la sua compagna di viaggio è la chitarra, che lo ha sempre affiancato. Emancipo scrive canzoni dall'età di 14 anni; nei suoi brani racconta storie di tutti i giorni, sogni, emozioni e sensazioni, ispirandosi alla società attuale, per cogliere tematiche non molto frequenti, che a volte rimangono nell'ombra. La sua voce, l’apparente semplicità dei suoi racconti e la profondità intrinseca dei suoi brani riportano alla figura del “cantautore di una volta”; nonostante ciò, è un’artista originale e moderno. Esce il 30 settembre il primo album di Emancipo, con l’etichetta discografica “Italiana Musica Artigiana”, "Finto Panorama", che contiene 5 singoli dell'artista, pubblicazione che coincide con la partecipazione dell’artista al MEI 2021.

Emancipo presenta il nuovo singolo “Amsterdam”. La nostra intervista.


Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? Quando hai capito che volevi fare musica?
Credo che ogni tappa che percorro con la musica sia quella importante, ogniuna a modo suo ti aiuta a crescere e migliorare. Ho capito di voler fare musica quando in una festa di compleanno di un'amico rimasi folgorato dal suono della chitarra, da li iniziai a suonare e anche a scrivere testi; un testo, poi canzone che mi ha spinto a fare musica è Finto Panorama, credo sia il brano a cui devo il mio percorso fin qui, non a caso ha dato il nome al mio primo EP.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo "Amsterdam"?
Nel caso di Amsterdam, il messaggio è « prendersi del tempo per ritrovare se stessi e del tempo per accettare il cambiamento».

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Rabbia e nostalgia

Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
Penso che sia un mondo standardizzato a determinati generi e a determinati ascoltatori, grazie ai social riusciamo in qualche modo tutti a dire la nostra e più o meno a fare conoscere la nostra musica, purtroppo da questo a emergere indipendentemente, c'è ancora un'abisso. Sé c'è qualcosa che abolirei per la musica attuale è proprio la mentalità di alcuni artisti che tante volte perdono la propria originalissima natura, cerchiamo di abbattere gli stereotipi.

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Devo dire che non è stato facile all'inizio, non sono mai stato un tipo eccentrico e pensavo che avere i social significasse mettersi in mostra, ma non è stato così ed ho constatato che é un semplice modo per farsi conoscere, nel mio caso di fare conoscere la mia musica. Per quanto riguarda la visibilità è un bene su alcuni aspetti, perché in qualche modo tutti potenzialmente possiamo riuscire ad arrivare a più persone, mentre è un male in quanto tutti potenzialmente possiamo riuscire ad arrivare a più persone.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Tra le varie serate musicali e concerti, stiamo lavorando su dei brani nuovi per un EP futuro , mi piace tenere la gente sulle spine e raccontare poco sui progetti futuri, quindi seguite le mie pagine social per rimanere sempre aggiornati.
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