Ognibene: «“Anima bella” è un inno alla speranza»


OGNIBENE, all'anagrafe Davide Ognibene, è un cantautore classe '86 nato e cresciuto nella suadente Modena. Recentemente è uscito il nuovo singolo “Anima bella” è una canzone delicata come una carezza, dolce e nostalgica, con un testo avvolgente ed un arrangiamento ipnotico a fare da scenografia. La nostra intervista

Ciao Davide, ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Ciao! Allora in linea temporale è andata circa così. Verso i dodici anni, sotto pressione di una madre ed un padre musicofili, ho iniziato a strimpellare la chitarra. Verso i quattordici ho composto, o meglio ho tentato di farlo, le prime canzoni creando ballate musicalmente attraenti ma con testi di dubbio gusto. Dopo qualche anno passato cercando di impormi come “guitar hero”, ma con scarsi risultati, ho iniziato ad approcciarmi al canto scoprendo una naturale predisposizione. Da lì è cominciato un periodo fatto di studio e gavetta nel quale sono stato frontman ed autore dei Remida, band con la quale ho pubblicato quattro album, ho girato l’Italia ed ho suonato dai peggiori bar fino alle piazze per più di dieci anni. Oggi cerco invece la quadra in questa nuova avventura nata dalla necessità di comunicare in prima persona con tutti coloro che avranno voglia di ascoltarmi.

Quale messaggio vuoi comunicare con “Anima bella”, il tuo nuovo singolo?
“ANIMA BELLA” è un inno alla speranza. Racconta dei momenti di difficoltà e di quanto sia necessario trovare consolazione nei progetti futuri ed in un abbraccio.

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Credo sia nostalgico e confortante.


Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
Onestamente sono molto felice della scena musicale attuale perché negli ultimi anni l’italiano, lingua magnifica a mio parere, fa da padrona mentre fino ad una decade fa il made in Italy era in qualche modo considerato fuori moda. Sono inoltre felice di vedere una rinascita del cantautorato di qualità e non omologato.
Quello che invece non sopporto sono quei prodotti plastificati, effimeri e pieni di clichè che escono dal mondo televisivo dei talent. Quelli li butterei senza se e senza ma. 

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Del mio, direi pessimo, rapporto coi social ne parlerò in qualche brano che uscirà prossimamente. Io odio apparire per forza, fare il poser o dover dire qualcosa o farmi una foto anche se non ho assolutamente nulla da dire. Lo trovo stupido!
Sui miei canali infatti ci sono poco, comunico solo ciò che è necessario ai fini della mia attività, come le date del tour o le nuove uscite, ed il mio pubblico comincia ad apprezzarmi per questo. Lo trovo coerente!
Tra l’atro sono sempre più convinto che “non esserci” sia oggi la forma trasgressiva per eccellenza, non credete?!

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Finalmente, dopo due anni di patimenti, sarò in giro per l’Italia a suonare che resta la mia dimensione ed il mio posto nel mondo.
Mano a mano sulle mie pagine social pubblicherò le date del tour che sarà in alcune location all’aperto in estate e si chiuderà nei club in inverno. Usciranno altri due singoli molto autobiografici nei prossimi mesi e ad ottobre dovrei presentare il nuovo EP che si intitolerà “Demodè”. Insomma c’è tanto da fare!

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