Intervista e curiosità, conosciamo meglio Sara Sgarabottolo

 

"Tra il cuore e l'anima" di Sara Sgarabottolo è una toccante esplorazione dell'incomunicabilità che spesso avvolge il dolore della perdita. Il brano si apre con una melodia delicata, un sottile intreccio di archi e chitarre arpeggiate che prepara l'ascoltatore all'intensa esperienza emotiva che seguirà.
 
Qual è stata la tua prima esperienza significativa con la musica che ti ha ispirato a diventare un'artista?
Ammetto che non saprei ricondurlo ad un momento preciso, per me è stato molto importante collaborare con persone diverse: ognuna di loro mi ha insegnato qualcosa, mi ha mostrato quali sono i miei punti forti e quelli più deboli, aiutandomi a crescere come persona e come artista. E poi ci sono delle esperienze che, una volta superate, ti danno sempre un po’ più di consapevolezza e ti aiutano a capire dove andare: nel mio caso, X Factor 2020 è stato molto formativo.

Quali sono gli artisti o le band che hanno influenzato la tua musica?
Mi piace molto tutta la musica degli anni Sessanta e Settanta, dal rock inglese al cantautorato italiano. Inevitabilmente, il proprio background un po’ risuona anche nei brani che si scrivono, magari non sempre nella sua totalità, ma quello che più mi rappresenta musicalmente o mi colpisce, resta. Ultimamente, gli artisti a cui guardo di più sono Cesare Cremonini e gli Arctic Monkeys, ma ce ne sono anche molti altri, tipo i Beatles, Lucio Dalla o Amy Winehouse.

Come definiresti il tuo stile musicale in tre parole?
Leggero, romantico, energico.

Cosa preferisci di più nel processo di creazione musicale: scrivere testi o comporre melodie?
Scrivere i testi, perché in qualche modo mi sento più libera. Poi mi piace anche perché è un lavoro che faccio su me stessa, cerco di guardarmi a fondo e di essere il più sincera possibile. È quasi come andare dallo psicologo.

Come affronti il blocco creativo quando scrivi musica?
Anche se è molto frustrante, cerco di non rimuginarci troppo. Non sempre viviamo qualcosa di forte che ci spinge a scrivere, è difficile essere sempre ispirati, ma ancora di più lo è accettare i momenti in cui la creatività viene a mancare. Io cerco di scrivere ogni cosa che mi passa per la mente: a volte non tutto è da buttare, ma c’è bisogno di guardarlo con occhi diversi o magari di formularlo in un altro modo. Mi ci è voluto del tempo, ma ora cerco di non lasciarmi abbattere da un eventuale blocco creativo, che è normale, e vedo di affrontare quello che ho scritto – anche se poco – con più lucidità possibile.

Hai qualche rituale o abitudine prima di salire sul palco?
Mi scaldo la voce un po’ prima di cantare e poi cerco di restare concentrata. Molte volte con la band ripassiamo le cose da tenere a mente, ma non ho particolari riti scaramantici, anche se vorrei, perché è una di quelle cose che un po’ mi incuriosisce quando gli altri le raccontano.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo “Tra il cuore e l’anima”?
Non bisogna avere paura della perdita di qualcuno, ma va accettata e resa parte del proprio percorso di vita. Il momento in cui succede di per sé è doloroso, ma una volta superata quella fase, penso che la cosa più saggia da fare sia conservare quella persona come un ricordo che rende speciale il proprio passato, anche se non ci sarà più nel futuro.

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Emozionante e diretto.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
A breve uscirà il mio primo EP e non vedo l’ora. Per tutte le novità potete seguirmi sui social (mi chiamo Sara Sgarabottolo ovunque), dove presto dirò qualcosa in più, anche sugli eventi dal vivo.
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