Intervista a Marianna Fasone


“Dimensioni Parallele” è il nuovo singolo di Marianna Fasone, un barno dedicato a tutti coloro che, hanno sofferto per la perdita di una persona amata. Il pezzo nasce durante il periodo di lockdown, in collaborazione con l’autore Valerio Romeo, un poeta sensibile e di gusto raffinato. Al testo redatto, la cantautrice ha arrangiato e adattato la musica da lei composta.

Il videoclip di “Dimensioni Parallele” è ricco di simbolismi, accostati con maestria, ad immagini visionarie della mente che si alternano all’insopportabile realtà vissuta. Le immagini appaiono in perfetta sincronia, con il susseguirsi della musica e delle sue variazioni di tempo. Un inizio calmo, quasi idilliaco, orchestrale che, si sviluppa, in una perfetta esplosione di emozioni e sensazioni giocose ma allo stesso tempo tumultuose.

Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Mia madre era cantante, mi ha iscritta a 3 anni in un concorso canoro per bambini e da li, ho iniziato a studiare pianoforte, poi sono entrata in Conservatorio ed ho scritto le prime musiche. Ho partecipato a dei concorsi anche all'estero e da li mi hanno chiamata per fare dei concerti insieme ad altri partecipanti, in vari paesi europei. Poi una mia canzone è stata presentata per la nomination al Country Music Award in Usa, ma non è andata a buon fine. Ho partecipato anche a parecchie selezioni in Italia per svariati concorsi e talent, ma anche qui nulla di fatto. Ho vinto dei premi all'estero come artista emergente, sono entrata in alcune classifiche europee. Mi sono dedicata anche allo studio del jazz etc. Diciamo che il mio cv è abbastanza lungo e qui non posso scrivere i particolari. Tutto il resto è un crescendo della mia attività musicale, anche se nonostante siano trascorsi oltre 25 anni di carriera, mi chiamano sempre " artista emergente". Purtroppo il tuo lavoro, viene riconosciuto solo se sei vip e quindi famoso al grande pubblico. 

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Tempo, distanza, eternità
Ciò che pensiamo di avere non ci appartiene e, ciò che crediamo di perdere, non lo perdiamo realmente

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Originale, colto.

Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
Penso che sia molto mediocre. Salverei i cantautori del passato tipo Baglioni, Cocciante ed i tanti artisti sconosciuti al grande pubblico che, hanno molto talento ma non riescono ad emergere. Da cambiare sicuramente il metodo di talent scouting, poichè oggi giorno le etichette discografiche, investono solo sui talent e questo non solo penso sia scorretto, ma anche sbagliato. Cambierei anche tutto questo apparire ad ogni costo. Non è vestendosi in modo ridicolo, facendo cose strane o sbandierando fluidità varie che aumenti le tue competenze e capacità. Poi spezzerei questa specie di cerchio chiuso, in cui possono entrare solo gli eletti dai vip...Questo si ripercuote anche nella scrittura musicale, infatti le canzoni, essendo scritte sempre dalle stesse persone, sembrano tutte uguali. E si vedono sempre gli stessi artisti.

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Hanno migliorato sicuramente il modo di promuovere la musica. Per gli indipendenti è un ottimo metodo per far conoscere il proprio lavoro, anche oltre i confini dell'Italia. Però dall'altro hanno alimentato la superficialità, poichè prima compravi un disco e le canzoni le ascoltavi tutte fino alla fine, adesso la gente ascolta solo i primi secondi e poi stoppa. Per giunta ti giudica in quei 30 secondi in cui un brano ancora deve evolversi al ritornello. Insomma c'è molta ignoranza musicale in giro, comprensiva dell'idea che siano solo le canzoni dei vip a valere l'ascolto per intero. 

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Prossimi impegni alcuni live non in Italia, nuvo Ep di jazz sperimentale, soundtracks etc.
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