Intervista a Mavì


"Nagasaki" è il nuovo singolo di Mavì, scritto a quattro mani dall’artista insieme all’autore Marco Canigiula.
Il brano racconta una storia che solo le rapide possono tenere a galla. Una storia che va avanti a inerzia e che molto spesso per abitudine o insicurezza non si ha il coraggio di lasciare andare. “Maschere di cera in un sogno” recita la canzone come a simboleggiare una relazione allo sbaraglio.

Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Alloooora, iniziamo. Ho iniziato a studiare canto all’età di 13 anni più o meno ed è stato sicuramente uno dei momenti di massima consapevolezza che ho avuto. Ero una bambina molto timida, con difficoltà ad esprimere certe cose, sensazioni. Iniziare a studiare canto è stata una delle tappe fondamentali della mia crescita personale/musicale. Ho continuato a dedicarmi alla musica in tutti questi anni, con l’aiuto e il sostegno della mia famiglia, partecipando a festival e concorsi importanti. Nel 2019 ho partecipato ad Amici Casting e alle Selezioni finali di Sanremo Giovani. Nel 2020 ho collaborato con Francesco Bazzoffi e Alessandro Sgreccia (rispettivamente bassista e chitarrista dei Velvet) e questa cosa per me è stata una figata pazzesca! Io, che da bambina cantavo e ballavo sul letto “Boyband” mi sono ritrovata più di 10 anni dopo in sala a lavorare con loro. E nell’estate del 2021 sono salita sul palco del Deejay On Stage, dopo anni di pandemia. Insomma un po’ di soddisfazioni nel mio piccolo me le sono tolte, ma non penso di aver finito qui.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Semplicemente che spesso ci lasciamo trasportare dalla quotidianità dimenticandoci che al primo posto dovremmo mettere noi e la nostra serenità. In Nagasaki la serenità è apparente, questa relazione continua ad andare avanti nonostante abbia perso l’equilibrio da tempo. Forse a volte abbiamo bisogno di più coraggio.

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Coinvolgente e Attuale

Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
Che dire, la musica è cambiata tantissimo e così gli artisti. In parte credo sia un bene evolversi ed esplorare la novità, ma allo stesso tempo non lascerei indietro quella musica che oggi viene considerata vecchia e fuori tempo.

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Io penso che i social siano un ottimo strumento se utilizzati nella maniera corretta. A me piace passarci un po’ di tempo, mi piace condividere cose con i miei amici e non, però non credo di abusarne ecco. 

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Mah da vedere, da capire, voi Stay tuned mi raccomando.

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