Intervista a Fabio Martorana per “Un senso che non vorrei”


Siciliano di nascita, formato a Roma e abitante di Latina, classe 1981, ingegnere, cantautore, attore, imprenditore.
Fabio Martorana ha iniziato il suo percorso di studi prima al Teatro Siciliano come attore, musicista e cantante e successivamente presso l’Accademia Professione Artisti.
Frequenta corsi di perfezionamento, masterclass e laboratori con varie metodologie di apprendimento.
Ha conseguito due lauree, una in Scienze Della Formazione e l’altra in Ingegneria Civile.
Ha una grande passione per gli animali, ed in particolare per i cani, infatti viene spesso visto in compagnia del suo fedele dobermann, e ha anche conseguito il brevetto di addestratore cinofilo.
Ha all’attivo numerose performance teatrali e cinematografiche, tra cui la produzione di un proprio film “Oltre le nostre vite”, presente su tutte le piattaforme di streaming digitale. Vanta, inoltre, molteplici partecipazioni in programmi tv nazionali, ed è stato testimonial in vari spot pubblicitari (per ultimo lo spot di Iliad), e ha all'attivo cinque singoli.
 
Abbiamo intervistato il cantautore per saperne di più sul nuovo singolo “Un senso che non vorrei”, attualmente disponibile in radio e in digitale.
 
Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? 
Considero ogni momento una tappa importante del mio percorso musicale. Ogni cosa che ho fatto ha lasciato in me dei ricordi bellissimi e mi ha aiutato a crescere nel mondo della musica. Se devo però dirvi una tappa molto importante del mio percorso musicale è sicuramente legata al singolo “L’Essenza migliore” dedicata interamente a mia figlia Flavia. Con questa canzone voglio lasciare in lei un ricordo indelebile.
 
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Voglio comunicare un messaggio importante cioè quello di apprezzare le cose quando ci sono, perché un giorno, guardando indietro, potrebbe essere troppo tardi.
 
Due aggettivi per descrivere il singolo.
Sicuramente rilassante e armonica.
 
Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
Mi limito a pensare che essendo la musica un’arte, essa non dovrebbe avere paletti. Non cambierei nulla e salverei tutto perché la buona musica non sbaglia mai.
 
Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
È anche grazie ai Social Network che ho potuto far conoscere la mia passione per la musica ad un pubblico molto vasto. Quindi penso vivamente che la visibilità che offrono, ad oggi, questi mezzi di comunicazione sia un bene per la diffusione delle proprie passioni.
 
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
In programma a Dicembre c’è l’uscita del mio quinto singolo in ricordo di mio fratello Antonio.

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