Michele Di Giacomo parla del nuovo singolo “Sono imballato di Eleonora”


Sono imballato di Eleonora” di Michele Di Giacomo parla di un innamoramento verso una ragazza caratterizzato da un turbinio di emozioni tra alti e bassi. Il brano è raccontato in chiave moderna ma con uno stile romantico per la forza delle sue espressioni sintomo di realtà inconsce ed intime che irrompono immediate in chi si sofferma ad ascoltare. L’ ukulele trasognante nell’intermezzo fa volare su una trapunta di stelle persa nel tempo.
 
Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Ce ne sono tante, dall’incontro con Piero Cassano in un bar lui fu il primo ad ascoltare “E sento che ci sto! “ quando aveva lo studio in via Eugenio Monti mi sembra , l’incontro a tavola a casa mia con Daniele fossati che leggeva i miei primi testi  ( Lui ha partecipato a Sanremo  come cantante del brano ‘la porta’ autore di cristiano de andate’ ed altri artisti, è stato premiato da Domenico Modugno come autore sempre a Sanremo , dopo anni ha recensito positivamente la mia canzone L’ignaro mangia castagne dopo che i primi testi acerbi erano appunto acerbi al feat con vittoria (in Copacabana da Alberto Boi , lei adesso lavora in radio , il Feat con  Monia Russo ( brucia tutta la città) cantante di Povia a Sanremo con Luca era gay edizione di Pippo Baudo ecc .. riuscire a farmi ascoltare dai miei vecchi miti e tante altre… che non ti sto qui ad elencare sennò facciamo notte …
Ma non le chiamerei tappe non siamo al Tour de France… lo chiamerei percorso umano e musicale perché la musica è un tutt’uno con la quotidianità capisci? soprattutto all’inizio 
 
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Nessuno, le lascio fare ad altri queste cose è un brano introspettivo 
 
Due aggettivi per descrivere il singolo.
L’essenza salta fuori dalla traccia, due aggettivi: poetica e sempre verde
 
Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Quale scena? i film? ah! … intendi per gli artisti, è sicuramente un vantaggio, prima dovevi mettere la tenda davanti alla casa di un produttore (ti dovevi muovere fisicamente o mandare i demo che finivano nel cestino) io ero andato 
a Milano da Rinaldi Universal o ex Universal mi ha detto mira bene il tiro e ritorna e così ho fatto ho mirato bene il tiro ( Ride ) o giracchiato anch’io un po’ all’inizio 
dovevi andare a casa dei produttori o nei loro studi c’era poco da fare 
A me e’ andata le tre settimane in prima pagina sui tubes con un album quindi senza internet non ce ne era di scena come la chiami te 
 
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
I 25 anni di “E sento che ci sto” un Ep e un album , intanto sono in rotazione radiofonica, ma vedi  Io ho sempre vissuto alla giornata non ho mai pensato al futuro,  sono stato sempre su una roulette ad aspettare il colpo fortunato  (una cosa simile ) per quello dico ai friarielli che sono all’inizio o vogliono intraprendere questa strada , non fate come abbiamo fatto noi leggende urbane , andate a scuola , laureatevi o lavorate poi se siete in buona salute c’è tempo di provare a fare qualcosa poi adesso le strade sono più aperte i muri li abbiamo abbattuti noi per voi. 

 

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