C’è un momento in cui le parole si affacciano da sole, senza chiedere permesso. È così che Blue Rose ha scritto “Stanze vuote”, lasciando che emozioni represse e pensieri taciuti trovassero finalmente una via d’uscita. Il risultato è un brano diretto, intimo, che racconta la sensazione di sentirsi bloccati in dinamiche che non ci rappresentano più.
Ma non si tratta solo di malinconia o rimpianto: “Stanze vuote” parla anche di scelta, di coraggio, di consapevolezza. Uscire dalla propria zona di comfort fa paura, ma è spesso l’unico modo per capire chi siamo davvero. E, come ci ricorda Blue Rose, siamo noi a decidere cosa vogliamo essere, chi vogliamo accanto e in che direzione andare.
Il pezzo scorre come un flusso libero, privo di sovrastrutture, mantenendo intatta quella fragilità che diventa forza. È un grido silenzioso contro tutte le relazioni che ci fanno sentire sbagliati, un promemoria per non smettere mai di mettersi al primo posto.
Attraverso la musica, l’artista riesce a guardarsi dentro e fare chiarezza. Scrivere, per lei, significa spogliarsi di ogni difesa e lasciare spazio alla verità, anche quando fa male. Ed è proprio in questa onestà che “Stanze vuote” trova la sua bellezza.
Sicuramente lavorare e pubblicare i miei inediti è un bel traguardo, piano piano riesco a far vedere parti di me con la musica. Un altro traguardo raggiunto è stata la mia laurea in pianoforte classico.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
“Stanze Vuote” esprime la voglia di uscire dalle proprie stanze interiori ed essere se stessi senza filtri e paure.
Due aggettivi per descrivere il singolo. Introspettivo, liberatorio
Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
Penso che bisognerebbe dare più spazio alla musica originale e ai cantautori. Ci sono tanti giovani artisti che avrebbero tutte le carte in regola per farsi ascoltare, ma non gli viene dato il giusto spazio.
Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Penso che siano dei buoni mezzi di comunicazioni grazie ai quali ognuno può connettersi con gli altri in modo veloce, ovviamente va usato come un mezzo senza dipendere da esso.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Spero di pubblicare nuovi inediti che sono pronti per uscire dal mio cassetto.