Intervista a Darman, volto nuovo dell’alternative rock italiano


“Agay” di Darman è una scheggia emotiva, nata in quell'attimo cristallizzato sulla spiaggia di Agay, in Costa Azzurra. Racchiude in sé la “fioca eccitazione” dell'inizio dell'estate, degli organi di senso che si riaccendono lentamente ma inesorabilmente, delle aspettative per una meravigliosa stagione calda che sta per arrivare.

Oggi intervistiamo Darman, volto nuovo dell’alternative rock italiano. 

Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? 
“Ciao e grazie per l’intervista. Credo che le tappe significative siano tante, ma quella sicuramente più importante è l’aver preso coscienza di voler essere musica durante tutto il mio percorso su questo pianeta.”

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
“Un messaggio di ispirazione pura, un ritorno alle sensazioni che ci ricongiungono con tutto il creato, lo scoprire il bello in ogni nostro istante di vita.”

Due aggettivi per descrivere il singolo.
“Fresco e ispirato.”

Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti? 
“Domanda piccante, alla quale rispondo da buon calabrese amante del peperoncino con una citazione di Franco Battiato: “l’impero della musica è giunto fino a noi carico di menzogne. Mandiamoli in pensione i direttori artistici, gli addetti alla cultura. E non è colpa mia se esistono spettacoli con fumi e raggi laser, se le pedane sono piene di scemi che si muovono: la musica contemporanea mi butta giù.”

Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
“Credo che i Social abbiano dato la possibilità ad artisti autoprodotti di avere una visibilità impossibile fino a 10/15 anni fa. Tutto questo, ovviamente, ha anche un rovescio della medaglia, e cioè che c’è troppa inflazione di artisti che propongono la loro musica e tutto questo mega-traffico comporta una confusione e un senso di frustrazione da parte delle persone. Tutto ciò porta a una difficoltà ancora maggiore di scardinare la diffidenza delle persone, che tendono così a “scoprire” la nuova musica fidandosi di una apparente selezione da parte delle testate giornalistiche o delle etichette discografiche. Ad esempio, adesso c’è un utilizzo stucchevole delle featuring, molto spesso farlocche, utilizzate dalle etichette per pubblicizzare un nuovo artista e, nello stesso tempo, rispolverare qualche mummia dimenticata nel seminterrato del museo della musica nostrana.”

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
“Sono in tour in tutta Italia con l’Eunomos Tour 2022, poi uscirà il nuovo album Rifugio a fine estate, con annesse tutte le sorprese che questo comporta.”

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