Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Le tappe più importanti sono senza dubbio i momenti lontani dalla musica, sono loro che ti permettono di capire chi sei e cosa vuoi comunicare.
Sono da sempre un perfezionista del c@zzo e credo che il lavoro batta il talento, tipo 10 a 2. Mi critico, mi distruggo e mi ricompongo e infatti ogni momento del mio percorso musicale ha un suo perchè; ho scritto la mia prima canzone a 5 anni senza nemmeno rendermene conto. Poi con il tempo, quasi per caso, mi sono avvicinato agli strumenti, batteria, chitarra e pianoforte. Non ho una collezione di dischi e la mia famiglia non ha mai ascoltato musica in casa. La trovo semplicemente lo strumento che mi rimane facile usare per comunicare alcune mie emozioni.
Oggi ho aperto un nuovo capitolo musicale, che porta con sé le mie radici punk d’oltreoceano ma si sfama anche del cantautorato italiano. E non voglio ora nemmeno valutare la mia evoluzione artistica, sono appena partito con consapevolezza in questo viaggio. Penso solo di provare a migliorarmi ogni giorno e portare quello che sono nelle canzoni.
Le tappe più importanti sono senza dubbio i momenti lontani dalla musica, sono loro che ti permettono di capire chi sei e cosa vuoi comunicare.
Sono da sempre un perfezionista del c@zzo e credo che il lavoro batta il talento, tipo 10 a 2. Mi critico, mi distruggo e mi ricompongo e infatti ogni momento del mio percorso musicale ha un suo perchè; ho scritto la mia prima canzone a 5 anni senza nemmeno rendermene conto. Poi con il tempo, quasi per caso, mi sono avvicinato agli strumenti, batteria, chitarra e pianoforte. Non ho una collezione di dischi e la mia famiglia non ha mai ascoltato musica in casa. La trovo semplicemente lo strumento che mi rimane facile usare per comunicare alcune mie emozioni.
Oggi ho aperto un nuovo capitolo musicale, che porta con sé le mie radici punk d’oltreoceano ma si sfama anche del cantautorato italiano. E non voglio ora nemmeno valutare la mia evoluzione artistica, sono appena partito con consapevolezza in questo viaggio. Penso solo di provare a migliorarmi ogni giorno e portare quello che sono nelle canzoni.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
“Resto qui” è nato nel caos e nella solitudine, dall’esigenza di tirare fuori qualcosa.
E come tutti i miei brani nasce con una chitarra in mano, poi mi sono divertito a dargli altri colori. Rappresenta la necessità e il coraggio di restare nelle proprie emozioni, qualsiasi siano le condizioni esterne e i comportamenti altrui. C’è un momento in cui ciò che provi è realmente ciò che sei e in quel momento capisci l’importanza di ogni tuo gesto, ogni movimento, ogni respiro. E’ una sorta di responsabilità verso se stessi. Un non subire le azioni degli altri ma valorizzare e dare una faccia alle proprie. Consiglio di leggere un bellissimo sonetto di Shakespeare sul tema, il 116.
Due aggettivi per descrivere il singolo.
Ne uso 3 perchè sono un ribelle. Autentico, energico e malinconico.
Se qualcuno si rispecchia in queste frequenze può andare nei miei canali social mettere un like di supporto! E venire ai concerti!
Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
Non mi faccio fregare dalla percezione che la maggior parte degli artisti vuole dare al mondo di sè, come se a qualcuno veramente interessi qualcosa. Carta straccia.
Ci sono tantissimi artisti validi che meriterebbero vetrine continue, non successo ma sostenibilità, un terreno fertile dove costruire. Parole buone. E non sta a me giudicare, io voglio solo respirare la loro essenza e i profumi che sprigionano.
Salverei l’autentico e brucerei tutto il resto.
Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
La musica oggi è IG e TIKTOK. Fa schifo dirlo ma se non usi certe piattaforme non sei niente, non esisti. Quindi si, è sicuramente un bene sapere che lì c’è della musica, poi non so se sia esattamente il posto giusto. La visibilità poi la paghi, punto. E l’esposizione è necessaria per chi vuole intraprendere un percorso artistico.
In ogni caso credo che l’importante sia utilizzare i social come amplificazione del tuo reale contesto, come cassa di risonanza della tua vera identità e visione.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Il mio obiettivo è migliorarmi come songwriter e l’unica cosa che desidero fare è suonare e scrivere nuove canzoni. Lavoro batte talento, non c’è altra via ne scorciatoia.
Ho scritto molte canzone negli ultimi due anni e “Resto qui” è stata una della prime.
Ho deciso di racchiudere alcune di quelle canzoni in un album che uscirà nella primavera del 2026. Lì dentro ci sarà tutta la mia autenticità relativa ad un periodo ben definito della mia vita. L’uscita dell’album sarà anticipata da altri singoli che abbiamo già scelto.
Poi voglio imparare a conoscermi meglio, studiare bene gli strumenti musicali per riuscire a fare buoni dischi, e suonare dal vivo le mie canzoni.
Sentirmi vivo. Ecco, sentirmi vivo.
