“Se finirà” è uno di quei brani che non hanno bisogno di alzare la voce per colpire. MaLaVoglia torna con una ballad d’amore costruita sulla quotidianità: niente dichiarazioni immortali, nessuna retorica, solo quel ritmo fatto di piccoli gesti che tengono insieme una relazione vera. La scrittura è delicata, piena di metafore che si muovono come immagini sfocate sul vetro della macchina — il luogo perfetto per ascoltare questo pezzo, lasciandolo respirare mentre fuori il mondo corre.
Il brano cresce piano: una strofa essenziale, poi nuovi colori strumentali che si aggiungono come strati emotivi, fino a un finale che richiama con eleganza le ballad rock anni ’80 senza mai scivolare nel citazionismo. La produzione di Andrea Massaroni offre equilibrio e nitidezza, mentre il mix e master di Luca Vittori gli regalano il respiro ampio delle grandi canzoni.
“Se finirà” è dedicata a chi ha capito che l’amore non si studia: si vive, ci si inciampa dentro, si custodisce finché resta. Ed è proprio questa sincerità a segnare una svolta nella traiettoria dell’artista: un MaLaVoglia diverso, più maturo, che apre un varco verso nuovi territori senza perdere il suo centro.
Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale?
Ciao a tutti voi di Revistaweb e un saluto a tutti i lettori. Il mio percorso musicale inizia tanti anni fa ed è stato caratterizzato da una gavetta lunghissima, fatta di palchi e posti sperduti, ma anche contest, talent sfiorati, festival e mega concerti. Sicuramente ci sono dei punti di svolta nel mio percorso, ma mi piace dire che anche il live che ho fatto in un paesino tra le montagne svizzere è stato significativo. I punti di svolta cruciali sono la vittoria di Area Sanremo nel 2018, le mie 3 puntate in tv nel Talent di Amici di Maria nel 2011 e la mia esperienza nel 2020 sulle Isole Tremiti dove ho suonato per tutta la stagione estiva nel locale dove Lucio Dalla era di casa. Nel mezzo tantissime altre cose bellissime, piccole e grandi. Non disprezzo nulla. Tutto mi ha permesso di arrivare fino a qui e di crescere, in primis, come uomo.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Di vivere tutto nel tempo che abbiamo, per quello che è realmente senza caricarci di aspettative inutili. Perché poi tutto cambia e alla fine ci troviamo sempre delusi dal dopo. Bisogna vivere tutto, al massimo, ciò che è il nostro presente.
Due aggettivi per descrivere il singolo.
Delicato, sincero.
Cosa ne pensi della scena musicale attuale? Cosa salveresti e cosa cambieresti?
La stravolgerei. C’è una patetica rincorsa all’Hype che è il male della musica. Numeri e artisti gonfiati, c’è poca verità. Non è la musica che amo e non è quella che mi rappresenta. E il problema non è l’autotune o l’intelligenza artificiale, è proprio un modo di vedere e concepire la musica che non mi rispecchia.
Come vivi il rapporto con i Social Network. Pensi che la visibilità che offrono, al giorno d’oggi, questi mezzi di comunicazione sia più un bene o un male per la scena musicale?
Beh, se ragiono per i tempi in cui siamo e per quello che è la musica ora, sicuramente sono un bene. Per come vedo io la musica e il modo di farla, invece, sono una delle cause che ha portato a impoverirla. Vedo molti artisti molto più bravi a mostrarsi che ad essere, sono vetrine che spingono gli artisti a dover celebrarsi sempre. Io li uso, a modo mio. Ma se fosse per me li abolirei del tutto, magari iniziano a crearsi dei veri poli di aggregazione artistica senza essere influenzati dai numeri dei social che l’artista porta con sé ma solo dal valore reale dell’artista. Poi ci sono anche artisti molto bravi che sfruttano i social per farsi scoprire ma questo è a discapito dei live e della voglia delle persone di andare nei locali a scoprire artisti nuovi. Si va a vederli solo quando sono, appunto, hype e già scoperti.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Sto registrando il mie secondo album che uscirà nel 2026. Sono entrato a settembre negli studi di Andrea Massaroni e abbiamo registrato due dei 15 brani scelti per l’album. SE FINIRA’ è il primo di quelli che saranno i prossimi pezzi di me che non vedo l’ora di condividere con tutti. Poi mi fermerò discograficamente per un po’, cercherò spazi live in attesa di aver accumulato abbastanza nuova vita per un altro album.
